AL BENTEGODI ANCHE LE STATISTICHE DICONO JUVE


Quella di Verona contro il Chievo è stata una vittoria sudata, ma qualsiasi altro risultato sarebbe davvero stata una beffa per la Juventus. Scorrendo le statistiche del post gara non si può non giungere a questa conclusione, perché dai dati emerge chiaramente come siano stati solo i bianconeri a cercare di produrre gioco. Oltre al 71% di possesso palla, il diverso atteggiamento delle due squadre è evidente dal baricentro medio: alto, quello della Juve che si attesta sui 55 metri, molto basso quello dei clivensi, fermo a 47 metri.
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26/09/2013 -

Quella di Verona contro il Chievo è stata una vittoria sudata, ma qualsiasi altro risultato sarebbe davvero stata una beffa per la Juventus. Scorrendo le statistiche del post gara non si può non giungere a questa conclusione, perché dai dati emerge chiaramente come siano stati solo i bianconeri a cercare di produrre gioco. Oltre al 71% di possesso palla, il diverso atteggiamento delle due squadre è evidente dal baricentro medio: alto, quello della Juve che si attesta sui 55 metri, molto basso quello dei clivensi, fermo a 47 metri.

La squadra di Conte ha cercato di far girare il pallone, toccandolo 889 volte, contro le 473 degli avversari, collezionado 605 passaggi a fronte dei 187 del Chievo, e sfruttando le fasce, tanto che la larghezza della squadra è indicata in 47,6 metri, contro i 33,4 metri dei gialloblu.

18 i tiri totali della Juve, di cui otto tra i pali. Meno delle ultime uscite, ma molti di più rispetto ai cinque del Chievo, tre dei quali indirizzati nello specchio.

A livello individuale spicca la prova di Fabio Quagliarella, non solo per il gol siglato, ma anche per le quattro conclusioni piazzate in porta. Al suo fianco, Fernando Llorente si mette in luce per le 10 sponde effettuate, mentre a centrocampo brillano Pirlo, in cabina di regia, con 101 passaggi riusciti e Pogba, con 11 cross. Proprio da due suoi traversoni sono nate le reti bianconere.